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Un po' di informazione

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Messaggio  rosaria Mer Nov 04, 2009 2:16 pm

Ho trovato questo articolo su internet. Lo pubblico in modo da suscitare qualche riflessione.

" 5 marzo 2009 - Tutte le donne sono a rischio di subire violenza, afferma l'Organizzazione mondiale della sanità. La violenza domestica è infatti uno dei maggiori problemi di salute pubblica in tutto il mondo e rappresenta il caso più frequente di mancato rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo. È in casa e all'interno del contesto familiare che le donne vengono più spesso maltrattate, principalmente dal marito o dal compagno. Si tratta quindi di un tipo di violenza silenzioso e invisibile, che gli stessi sistemi giudiziari spesso tendono a non trattare come un reato ma come questioni private, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

Secondo le indicazioni dell'Oms, rientrano nella categoria “violenza domestica” tutte le forme di maltrattamento fisico e psicologico, gli abusi sessuali, i condizionamenti emotivi e tutta una serie di comportamenti coercitivi o di controllo esercitati. Ma anche al di fuori delle mura domestiche, la violenza è una delle prime cause di morte e di disabilità permanente al mondo, che ha un elevato impatto sulla vita sia delle donne che degli uomini.

La violenza e gli incidenti provocano oltre 5 milioni di morti e di infortuni all’anno: ogni 15 decessi di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, 8 sono legati alle violenze o agli incidenti. Le violenze sulle persone hanno forti ripercussioni sia a livello sociale sia a livello economico e per i prossimi anni il loro impatto è previsto in crescita. Gravi le conseguenze per la salute sia dal punto di vista fisico (malattie sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate) sia da quello psicologico (ansia, depressione, insonnia). Molte delle persone che hanno subito violenze devono poi convivere con disabilità temporanee o permanenti.

In Italia
Secondo i dati Istat del 2006 pubblicati a febbraio 2007 (pdf 487 kb), sono quasi 7 milioni le donne italiane tra i 16 e i 70 anni che hanno subito violenze fisiche o sessuali nel corso della loro vita e 900 mila le vittime di ricatti sul lavoro. Il 14,3% delle donne ha subito almeno una violenza fisica all’interno della relazione di coppia, in particolare nelle aree a maggiore urbanizzazione. Oltre la metà dei casi coinvolge donne tra i 26 e i 45 anni, spesso con figli, con un picco specifico tra i 36 e i 40 anni.

La violenza domestica è per definizione una dinamica intra-gruppo e coinvolge protagonisti affini e la maggior parte di vittime e autori sono di nazionalità italiana. Circa un terzo delle vittime è straniero, in larga maggioranza extracomunitario. Le donne che hanno subito stupri o tentati stupri sono il 4,8%. Il 23,7% (5 milioni circa) ha subito molestie o violenze sessuali. Circa un terzo delle vittime e degli autori hanno diploma di scuola superiore o laurea, la maggioranza assoluta delle vittime lavora. Alcol e sostanze stupefacenti sono la più importante causa delle violenze che avvengono tra le mura domestiche.
"

Ragazze facciamo in modo che NUSSUNO possa farci violenza.
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Messaggio  Admin Mer Nov 04, 2009 2:24 pm

Grazie Rosaria per il tuo post.

A tal proposito voglio informarvi che a Isernia esiste un Centro denominato C.A.D. (Centro Ascolto Donne) che aiuta le donne che sono costrette a subire queste situazioni.
Il Centro, ha carattere provinciale e si propone di aiutare le donne in difficoltà e vittime delle violenze di varia natura, a prendere consapevolezza dei propri diritti, nonché a sviluppare un progetto di vita autonomo. Questo allo scopo di migliorare la qualità della loro vita e quella dei loro figli.

I servizi sono gratuiti e le prestazioni vengono effettuate nel pieno rispetto della privacy e dell’anonimato.

Gli obiettivi che il Centro si propone sono:
* prevenire forme di disagio psicofisico nei bambini e adolescenti, collegate alle problematiche che le madri sviluppano in seguito a forme di oppressione e violenza vissute nel contesto familiare e sociale;
* combattere l’omertà e il silenzio legati al tema della violenza nei confronti delle donne;
* combattere il senso di colpevolizzazione e di isolamento, creando un sistema di rete sul territorio a supporto delle donne nel mobilitare le loro risorse.

Il Servizio prevede:
* un appartamento, ad indirizzo segreto, in grado di ospitare, per un periodo di tempo determinato, le donne ed i loro figli che fuggono da situazioni di estrema difficoltà.
* un Centro mirato all’accoglienza, all’ascolto nonché alla consulenza legale e psicologica.

http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=33&Itemid=120
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